Gli “Handstand Push Up” abbreviato Hspu, come dice il nome stesso sono dei piegamenti eseguiti dalla posizione di verticale.
Proprio perché il carico minimo di ingresso è il proprio peso corporeo i piegamenti in verticale sono un esercizio molto duro e richiedono un ottimo livello di forza nella parte superiore del corpo.
Se poi prendiamo in considerazione la versione “libera” restando in equilibrio sulle mani, il livello tecnico richiesto è altissimo e ovviamente oltre a possedere un ottimo livello di forza è necessario riuscire ad eseguire una verticale libera.
Senza ombra di dubbio sono tra gli esercizi più spettacolari e iconici del Calisthenics e incarnano alla perfezione la disciplina unendo forza, equilibrio, mobilità e un perfetto controllo del corpo in un solo spettacolare movimento.
Non serve essere degli esperti della disciplina per capire quanto sia complesso questo esercizio, ricordo perfettamente quando qualche anno fa riuscii ad eseguire i miei primi piegamenti in verticale libera nella palestra dove mi allenavo al tempo (dove ovviamente tutti facevano pesi), appena conclusa la serie scendo dalla verticale, alzo lo sguardo e vedo praticamente tutti gli occhi puntati su di me e subito dopo qualche persona si è avvicinata per chiedermi come potessero fare ad impararli anche loro.
Se vuoi diventare un vero Calisthenico questo esercizio non può mancare nel tuo repertorio, ovviamente richiede mesi (o anni come nel mio caso) per essere appreso, quindi impara a goderti il processo di apprendimento e inizia questo meraviglioso percorso.
Se vuoi capire quali sono gli step fondamentali da seguire, la tecnica d’esecuzione perfetta, possibili errori da evitare, e conoscere i principali muscoli coinvolti, questo articolo è il posto giusto per te.
Mettiti comodo e iniziamo. Buona lettura.
Se hai appena iniziato con il Calisthenics o l’allenamento in generale, questo esercizio non fa per te, il mio consiglio è quello di costruire una buona base di forza e massa muscolare con esercizi più semplici come piegamenti, Dip, o altri esercizi di potenziamento per la parte superiore del corpo. E non dimenticarti dello stretching, approfitta subito per iniziare sulla tua flessibilità e assicurarti di raggiungere il livello minimo per riuscire ad eseguire i piegamenti in verticale quando sarà il momento.
Se sei alle prime armi dai un occhio a queste guide:
Le cui tecniche sarebbe meglio affinare prima di procedere con gli Hspu
In base alla tipologia di piegamento che si effettua si può avere maggiore enfasi su alcuni muscoli rispetto ad altri, ma i muscoli coinvolti restano sempre gli stessi, scopriamoli assieme.
Stabilire una sola tecnica d’esecuzione insindacabile e uguale per tutti è molto difficile, ci possono essere delle differenza dettate dalla variante di Hspu che andiamo ad eseguire e altre dettate dalla propria soggettività, come ad esempio la lunghezza degli arti.
Comunque sia ci sono alcuni punti in comune che ritroviamo praticamente in tutte le versioni e possono aiutarti a capire quale sia la giusta tecnica d’esecuzione e quali punti rispettare durante questo esercizio.
Uno degli errori più frequenti che si commettono quando si inizia ad allenare i piegamenti in verticale (specialmente per chi riesce già a mantenere qualche secondo di verticale) è quello di buttarsi a capofitto sulla versione “libera” provando con goffi tentativi che spesso si concludono con lo stallo, l’apprendimento di un gesto sbagliato o anche l’infortunio.
Se il tuo obiettivo è quello di imparare i piegamenti in verticale libera, dovrai sviluppare la forza, flessibilità e equilibrio in modo separato e solo successivamente unire questi elementi assieme.
Se non hai il livello di forza sufficiente per eseguire i piegamenti in verticale al muro come puoi pretendere di svilupparlo mentre sei impegnato a cercare di restare in equilibrio?
Per questo motivo l’approccio migliore è quello di sviluppare la forza necessaria e lavorare parallelamente sullo sviluppo della verticale. Chiaramente dovrai dare pari importanza ad entrambe le abilità, altrimenti il rischio è quello di trovarsi bloccati e non riuscire a proseguire per la mancanza di una delle abilità richieste.
P.S. In questo articolo non tratterò lo sviluppo della verticale in quando richiede un approfondimento a parte, ma ti indicherò quelli che sono i prerequisiti all’interno del percorso.
Costruita una buona base di forza iniziale i piegamenti in Pike o V-push up sono il primo esercizio specifico da approcciare per imparare i piegamenti in verticale.
In un altro articolo sui “V-Push Up” ho già ampiamente trattato questo esercizio, se vuoi conoscere tutti i dettagli devi assolutamente leggerlo.
Dopo aver costruito una solida base di lavoro con i Pike Push Up è sufficiente posizionare i piedi su un rialzo per dare più peso alle braccia e aumentare la quantità di carico sollevato durante le ripetizioni.
Per questa variante ti consiglio un supporto che sia circa ad altezza bacino.
L’unico svantaggio di questo esercizio e delle altre versioni con le gambe chiuse verso il busto è la possibile limitazione a livello dei muscoli posteriori della coscia, soggetti con molta tensione in questo gruppo muscolare potrebbero non riuscire a mantenere la posizione di partenza. In questo caso è consigliabile lavorare sulla flessibilità della catena posteriore ed eventualmente utilizzare esercizi di Over Head Press per migliorare la forza nelle spalle senza che le gambe diventino una limitazione.
Personalmente questa è una delle mie varianti preferite, utilizzando delle parallele è possibile aumentare il R.O.M. (Range of Movement) compiendo un movimento completo con una difficoltà non troppo elevata.
Questo esercizio è un ottimo alleato per costruire forza in un range di movimento maggiore per poi trasferirla su varianti più complesse, oppure (nel caso tu sia già abbastanza forte) usarlo a medie/alte ripetizioni come esercizio di muscolazione per aumentare l’ipertrofia.
Qualunque sia il tuo livello puoi utilizzare questo esercizio con successo, anche perché può essere facilmente zavorrato per renderlo più complesso.
Dopo aver sviluppato un buon grado di forza negli Hspu su box, sono sicuro tu sia in grado di eseguire diverse ripetizioni di piegamenti in verticale al muro.
Possono capitare alcuni casi in cui si fa più fatica ad apprendere il movimento, in questi casi utilizzando la sola fase eccentrica (solo discesa) si può ovviare al problema.
Ah si, ovviamente arrivato a questo punto dovrai già essere in grado di portarti in verticale alla parete con la schiena rivolta verso il muro, non è un abilità troppo complessa ma per molte persone (all’epoca me compreso) richiede di superare la paura iniziale.
Questo step è uno dei più importanti, gli hspu con la schiena rivolta al muro presentano uno schema motorio molto più semplice rispetto alla controparte “pancia al muro” e permettono di farci un buon volume di allenamento e costruire tutta la forza necessaria agli step successivi.
Dopo molti anni di esperienza sulla mia pratica diretta e su centinaia di allievi, ho notato che i piegamenti in verticale al muro nascondono diverse insidie, spesso si trovano porzioni del movimento dove ci sono carenze di forza o errori tecnici. Arrivato a questo punto ti consiglio di essere molto preciso sulla tecnica d’esecuzione, prima di passare ad altre varianti assicurati di svolgere l’esercizio in maniera controllata, senza slanci e compensi.
Molto spesso mi vengono fatte diverse domande sull’utilizzo dei piegamenti in verticale a passo stretto (con le mani vicine)
Benché non consideri questo esercizio come un vero e proprio step nello sviluppo dei piegamenti in verticale, è giusto spenderci qualche parola al riguardo.
Durante questa versione a mani ravvicinate il movimento risulta differente, scendendo verso il pavimento ci si troverà con i gomiti molto più piegati, di conseguenza ci sarà molta più enfasi nell’estensione del gomito con un maggiore lavoro a carico dei tricipiti.
Proprio per questa differenza, durante l’esecuzione dei piegamenti a passo stretto lo schema motorio risulta differente e quindi meno specifico.
Se i tricipiti sono il tuo punto debole durante i piegamenti in verticale, allora la variante a passo stretto è un ottimo esercizio per lavorare sulla forza dei tricipiti in modo specifico, ma proprio per questa differenza nello schema motorio non li utilizzo come progressione principale ma solo come esercizio di contorno. Facendo un’analogia con il mondo dei pesi, sarebbe come utilizzare la panca piana a presa stretta come progressione principale per la panca…può essere un buon esercizio complementare ma non andrà mai a sostituire la panca piana in versione regolare.
A mio avviso i piegamenti in verticale a R.O.M. completo sono una delle più belle dimostrazioni di forza negli esercizi di spinta sopra la testa. Padroneggiare un buon numero di questo movimento è indice di un elevato grado di forza nella parte superiore del corpo. Se vuoi sviluppare spalle d’acciaio devi assolutamente riuscire a raggiungere questo traguardo.
Passare direttamente dai piegamenti in verticale a terra alla versione a movimento completo è complesso, a meno di persone molto portate una volta completata la versione normale servirà parecchio lavoro per raggiungere questo traguardo.
Come ti avevo anticipato negli altri paragrafi, gli Hspu su box full ROM si rivelano degli alleati straordinari, pur lasciando lo schema motorio quasi inalterato è possibile allenare questo movimento con un carico ridotto. Ovviamente è possibile eseguirli con una zavorra così da gestire in maniera graduale l’aumento del carico.
Un’altra strategia può essere quella di eseguire i piegamenti schiena al muro e incrementare gradualmente l’arco di movimento, l’unico problema di questa strategia può essere a livello logistico, ad esempio potresti non avere a disposizione più tipologie di parallele oppure potrebbe diventare scomodo / pericoloso rialzarle utilizzano altri oggetti.
Arrivati a questo punto è giunta l’ora di rendere tutto molto più specifico allo sviluppo dei piegamenti in verticale libera. In questo caso i piegamenti con la pancia rivolta verso il muro saranno i tuoi migliori alleati.
I piegamenti in verticale pancia al muro simulano molto bene lo schema motorio degli Hspu liberi, per farli correttamente è richiesto mantenere l’allineamento del corpo e reclutare correttamente i muscoli addominali per non inarcarsi, mentre si scende verso il pavimento l’avambraccio dovrà restare verticale e di conseguenza è necessario scendere con il busto inclinato proprio come accade negli Hspu liberi.
Se sei arrivato fino a qua, allenando tutti (o quasi) gli step che abbiamo visto e riesci a padroneggiare almeno 30 secondi di verticale libera, sei a buon punto nello sviluppo dei piegamenti in verticale libera o addirittura sarai già in grado di farli.
Arrivati a questo punto, in base al proprio livello e padronanza del movimento si possono usare diverse strategie per sviluppare un corretto piegamento, qui di seguito te ne elenco alcune:
Come abbiamo già visto negli altri paragrafi, non si tratta di fare un piegamento rimanendo in equilibrio sulle mani a discapito della tecnica, i VERI piegamenti in verticale vanno fatti mantenendo un corretto allineamento del corpo.
Si parte da una buona verticale e si scende verso il pavimento inclinando il corpo e rispettando l’allineamento tra gambe e busto.
Questo non vuol dire che saranno perfetti da subito, qualche sbavatura può essere presente, l’importante è lavorarci sopra e cercare di migliorarsi continuamente.
P.S. Se vedi qualcuno praticarli con la schiena molto inarcata quelli non sono Handstand Push Up ma Banana Push Up
I piegamenti in verticale agli anelli sono la variante più difficile in assoluto perché l'instabilità degli anelli rende il tutto estremamente più complicato.
È possibile praticarli con le gambe avvolte sulle funi, così da non dover pensare a mantenere l’equilibrio ma “solamente” stabilizzare gli anelli oppure in verticale libera agli anelli.
Con questo esercizio siamo proprio ad un livello superiore, ho deciso di trattarlo (seppur brevemente) solo per conoscenza.
Poter allenare questo esercizio richiede di saper controllare senza grosse difficoltà una verticale libera agli anelli e avere un controllo assoluto dell’attrezzo, stiamo parlando di qualcosa di molto molto avanzato precluso ad atleti con moltissima esperienza.
Sul Web è molto facile trovare lunghissime discussioni di persone che praticano Calisthenics dove si chiede se è indispensabile allenare la Over Head Press per riuscire a migliore nei piegamenti in verticale o altri discorsi simili.
Ora facciamo un passo indietro e parliamo del “principio della specificità” cosa dice questo principio?
L’allenamento dovrebbe direttamente o indirettamente supportare il risultato desiderato.
Se non puoi giustificare “il perché” l’allenamento che stai eseguendo ti possa in qualche modo portare al tuo obiettivo, allora potresti stare violando il suddetto principio.
È chiaro no? Se voglio diventare bravo nei piegamenti in verticale non mi metterò a fare Squat sperando che i piegamenti migliorino.
Possiamo considerare l’allenamento della forza come un vero e proprio apprendimento motorio, più l’esercizio è simile al gesto in cui vogliamo migliorare e maggiore sarà la trasferibilità.
Se mi metto a fare moltissima Over Head Press per migliorare forza e ipertrofia delle spalle, sicuramente avrò dei guadagni di forza negli Hspu, ma se al suo posto allenassi direttamente gli Hspu o delle varianti semplificate avrei sicuramente degli adattamenti maggiori perché lo schema motorio è molto più simile.
Ovviamente c’è sempre l'eccezione che conferma la regola, su persone con una ridotta mobilità della catena posteriore, allenare V-Push Up o altre varianti in cui le gambe sono chiuse sul busto può risultare davvero scomodo/impossibile. In questo caso l’utilizzo dei pesi può darci una grossa mano permettendoci di lavorare sui deltoidi arginando il problema della mobilità.
Morale: se riesco ad allenarmi in modo diretto o con una regressione dei piegamenti in verticale probabilmente avrò un risultato maggiore/più veloce, ma questo non significa disprezzare o eliminare a priori eventuali esercizi con i pesi che possono tornare molto utili.
Questa è una domanda che mi viene posta di frequente, la verità è che non esiste una risposta univoca. È meglio per cosa? Per diventare più forti? Aumentare l’ipertrofia? Imparare una skill?
Non esistono esercizi migliori o peggiori esistono solo movimenti e obiettivi differenti.
Se sono un principiante?
Se non ti sei mai allenato prima d’ora, iniziare da subito con gli Hspu non è certamente la scelta migliore, inizia da esercizi più semplici come dei push up o loro propedeutiche e lascia al tuo corpo il tempo necessario per adattarsi e aumentare la forza.
Obiettivo forza
La forza è sempre movimento/angolo specifica, ci può essere della trasferibilità di forza tra un movimento e l’altro ma di base se voglio migliorare un movimento dovrò specializzarmi su di esso dandogli la priorità in allenamento.
Obiettivo ipertrofia
Per quanto riguarda l’ipertrofia il discorso cambia, gli Hspu hanno un enfasi maggiore sulle spalle rispetto a Dip e Push Up, in base al nostro obiettivo la selezione degli esercizi deve cambiare di conseguenza. In ogni caso quando si parla di ipertrofia per fini estetici spesso è consigliabile “colpire” un muscolo da diversi angoli, di conseguenza ti consiglio di usare un ampio parco esercizi.
Dolori o infortuni ai polsi sono una problematica molto comune, e in uno sport come il Calisthenics dove la maggior parte degli esercizi prevede di restare in appoggio su di essi ci si può trovare in difficoltà su molti esercizi, compresi i piegamenti in verticale dove tutto o quasi il peso del nostro corpo grava sul polso.
Escludendo problematiche derivanti da infortuni da trauma, spesso ci si ritrova i polsi doloranti per due principali motivi:
Molto semplicemente lo stress imposto all’articolazione è troppo elevato oppure non si riesce a recuperare a sufficienza tra le sessioni di allenamento (un lavoro manuale può incidere negativamente su questo fattore). In questo caso prendi in considerazione l’idea di ridurre il carico o la frequenza di allenamento, abbi pazienza e cerca di lasciare ai tessuti il tempo di recuperare.
Se la muscolatura dell’avambraccio è eccessivamente rigida il polso farà fatica ad estendersi, cosa che potrebbe causare squilibri o infiammazioni al polso. In questo caso è necessario trovare una posizione del polso che permetta di lavorare senza creare stress, nella maggioranza dei casi è sufficiente utilizzare un paio di parallele per risolvere il problema.
Questa è una domanda che mi viene fatta frequentemente, ma la risposta non è proprio scontata, vediamo assieme alcuni punti.
Proprio per la complessità di questo esercizio, è consigliabile allenare gli Hspu quando si è ancora freschi. Se nella tua scheda sono presenti esercizi di isolamento che coinvolgono gli stessi gruppi muscolari, ti consiglio di farli a fine scheda così riuscirai prima a lavorare sugli Hspu per migliorare la performance e poi lavorare con esercizi di isolamento sui tuoi punti deboli.
Come per tutti gli esercizi il sovraccarico progressivo è la chiave per migliorare, chiaramente per “sovraccarico progressivo” si intendono tutti i parametri allenanti, infatti si può giocare su molte variabili: il numero di ripetizioni/serie, ROM, sovraccarico, fermi / tempi sotto tensione, densità di allenamento.
A meno che tu non sia un atleta molto portato, progredire negli Hspu richiede pazienza, costanza e un programma ben strutturato, ostinarsi ad aumentare continuamente le ripetizioni può diventare un ottimo metodo per stallare e rendere l’allenamento frustrante, il mio consiglio è quello di lavorare a buffer (tenere del margine e non tirare a cedimento) e giocare su diversi parametri prima di aumentare le ripetizioni.
Gli Hspu rappresentano l’esercizio multi articolare più lento a progredire, d’altronde anche se lavoriamo con diversi muscoli il motore primario sono le spalle, un gruppo muscolare che richiede molto lavoro e pazienza.
Nel Calisthenics l’utilizzo delle bande elastiche viene spesso abusato (come nel caso di chi cerca di imparare una skill usando una vagonata di elastici), tuttavia possono essere delle formidabili alleate per ridurre l’intensità e mantenere lo schema motorio inalterato.
Quando tornano utili?
Se ad esempio sei arrivato a fare le prime ripetizioni di piegamenti al muro ma riesci ad eseguire poche ripetizioni, potresti utilizzare le loop band per ridurre l'intensità e riuscire a macinare più ripetizioni e di conseguenza un maggior volume allenante. Te le sconsiglio nel caso tu non abbia ancora imparato il movimento, in quanto un assistenza troppo elevata potrebbe alterare lo schema motorio e portarti fuori strada allontanandoti dal tuo obiettivo.
Come utilizzarle?
Uno dei modi migliori per utilizzare l’assistenza delle loop band è quello che ti mostro in foto.
Posiziona un elastico su di un supporto in alto (come una sbarra) e infilaci dentro un altro elastico posizionato a metà, a questo punto infila le braccia nei due lembi dell’elastico come se fossero uno zaino e vai in verticale, la loop band ti fornirà l’assistenza giusta.
Ovviamente rispondere in maniera precisa a questa domanda è impossibile perché dipende da moltissimi fattori: obiettivo, livello di forza, tipologia di programmazione, tipologia di sport, sovrapposizione muscolare con altri esercizi, ecc.
Posso comunque darti delle linee guida da seguire.
Generalmente si consiglia di mantenere un volume compreso tra le 10 e le 20 serie settimanali per gruppo muscolare, perciò se nella tua scheda ci sono altri esercizi che lavorano gli stessi gruppi muscolari dovrai tenerlo presente, diciamo che partire da 5/10 serie settimanali di Hspu può essere un buon punto di inizio.
Se il tuo scopo è allenare la forza e vuoi concentrati sullo sviluppo dei piegamenti in verticale, dovrai concentrarti maggiormente su ripetizioni medio/basse e intensità alte, generalmente si consiglia di eseguire circa 2/3 delle serie nel range di ripetizioni 1-6 e 1/3 delle serie nel range 6-12 ripetizioni.
Se invece il tuo scopo è migliorare l’ipertrofia e costruire massa muscolare, dovrai contrarti su un range di ripetizioni più alte e dedicare poche serie alle alte intensità.
Se pratichi Calisthenics questo problema non si pone, puoi passare al prossimo capitolo
Ma sono sicuro che tra di voi ci sia qualche praticante di CrossFit, e se ti sei fatto almeno una volta questa domanda:
"è meglio imparare prima un movimento con kipping o strict?”
Oppure
“per migliorare i miei Hspu devo usare il kipping oppure no?”
Continua a leggere perché risponderò alle tue curiosità.
Prima di darti una risposta parliamo di percezione del rischio, a differenza degli esercizi con i pesi, nel esercizi a corpo libero si tende a sottovalutare la pericolosità di un esercizio svolto in modo poco controllato o con una cattiva tecnica.
Esempio: se il tuo massimale di Squat è 100Kg, caricare 120Kg e cercare di fare una o più ripetizioni rimbalzando o sporcando il movimento ti sembra una buona idea? Non credo…
Lo stesso vale per gli Hspu, se non ho la forza per sollevare il mio corpo in maniera controllata e fare almeno qualche ripetizione pulita, converrai con me che praticare questo esercizio usando il kipping non è una buona idea. Nonostante l’utilizzo del kipping dobbiamo ricordarci che la fase iniziale di discesa non è assistita e se non sei in grado di fare almeno una ripetizione strict significa che la fase eccentrica (discesa) è una contrazione sovramassimale e quindi molto stressante che va dosata con cautela, se aggiungiamo che potrebbe capitarti di praticare questo esercizio durante un WOD sotto fatica…abbiamo la ricetta perfetta per un infortunio.
Quindi cosa devo fare?
La soluzione migliore resta quella di imparare gli Hspu eseguiti in modo controllato (strict) utilizzando le propedeutiche che ti ho spiegato in questo articolo, e solo quando sarai in grado di svolgere almeno 5/6 ripetizioni di fila iniziare ad utilizzare la versione con kipping.
Quando utilizzare il kipping? Devo allenare gli Hspu strict oppure no?
Se pratichi CrossFit imparare ad utilizzare il kipping è fondamentale per performare al meglio durante le gare.
Se vuoi migliorare la qualità e il numero di Hspu il modo migliore è quello di continuare ad aumentare la tua forza massimale utilizzando gli Hspu strict e affiancare delle sessioni più tecniche in cui impari il ritmo e la tecnica e la resistenza nel kip.
Utilizzando questa tecnica non potrai che migliorare sempre di più e restare lontano da infortuni, e meno infortuni è uguale a più risultati.
In questo articolo abbiamo affrontato un sacco di teoria.
Adesso è ora di venire al dunque, voglio regalarti questo programma di allenamento che ti aiuterà ad imparare i tuoi primi piegamenti in verticale.
Non è nulla di troppo complicato o con volumi di allenamento esagerati, questa scheda segue i principi scientifici e le logiche dell’allenamento della forza. Ti garantisco che se seguirai questa scheda con costanza e dedizione otterrai risultati straordinari.
Prerequisiti
Per poter iniziare questa scheda assicurati di avere un buon condizionamento articolare di spalle e polsi e riuscire ad eseguire come minimo 3/4 ripetizioni di V-Push Up con una cadenza controllata.
Come e quanto allenarsi?
Cos’è il TUT? Se non sai cos’è il Time Under Tension leggi questo articolo per approfondire.
Se utilizzi questo programma con successo, condividi i tuoi risultati sui social e taggaci, saremo felici di condividerli.
P.S. Se pratichi CrossFit e vuoi migliorare/imparare i tuoi Strict Hspu, puoi affiancare questo programma in giorni separati dei tuoi WOD e sono sicuro che migliorerai moltissimo.
Questi programmi sono una buona base di partenza ma come puoi capire sono solo degli esempi generici.
Se non vuoi perdere tempo e ottenere il massimo dai tuoi allenamenti, iniziare un percorso di allenamento personalizzato può aiutarti moltissimo. Se sei realmente interessato ad ottenere il meglio dai un occhio al nostro servizio di coaching online.
In questo articolo ti ho spiegato tutto quello che c'è da sapere sui piegamenti in verticale.
Se vuoi diventare un bravo atleta di Calisthenics o stai semplicemente cercando un esercizio per allenare braccia e spalle a corpo libero, non puoi non imparare i piegamenti in verticale!
Per quanto mi riguarda sono uno dei miei esercizi preferiti. Tu li stai già allenando? Oppure stai cercando di capire come impararli? Fammelo sapere e sarò felice di aiutarti.
Un abbraccio,
Dr. Riccardo Barbieri
Motum Calisthenics Studio
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